Vedrai che Bergamo: una città amica delle famiglie e dei più giovani
La riduzione delle nascite è un problema strutturale del nostro Paese a cui Bergamo reagisce tuttavia con una crescita lieve, fatta di poche unità: un segno di speranza, che va sostenuto con ancora più forza in questa stagione non più di “inverno demografico” ma ormai di “glaciazione demografica”.
Per il terzo anno consecutivo, nel 2024 nel Comune di Bergamo le nascite si sono mantenute in crescita: dai 763 nati del 2020 – l’ultimo anno di flessione – si è passati ai 783 del 2021, poi ai 784 del 2022, infine ai 799 del 2023.
Nello scorso anno nella nostra città si è registrato un +1,91%, in decisa controtendenza rispetto al contesto regionale, poiché le ultime proiezioni dell’Istat indicano, invece, che a livello lombardo la natalità è diminuita anche nel 2023, con un calo del 2,7% rispetto al 2022.
È anche col rilancio della natalità che Bergamo ha consolidato una traiettoria di crescita demografica. Dal 2015 i residenti in città sono in costante aumento, con la sola eccezione, registrata nel 2020, a causa del Covid. È la dimostrazione della capacità del capoluogo di offrire occasioni di lavoro e di residenza. Sebbene permangano le preoccupazioni per il progressivo invecchiamento della popolazione, sono l’attrattività e il sostegno della natalità le leve su cui è importante lavorare per un bilanciamento delle dinamiche demografiche.
Una città amica delle famiglie
Vogliamo realizzare una città accogliente per nuove famiglie, sorreggere i genitori che desiderano avere figli con servizi adeguati e flessibili, promuovere una cultura della condivisione delle responsabilità nella cura e nell’educazione.
Per riuscirci intendiamo:
- Raggiungere l’obiettivo 0 liste d’attesa. Vogliamo completare la ristrutturazione integrale di cinque nuovi asili nido a Valtesse, Malpensata, Longuelo, Boccaleone e Villaggio Sposi (finanziati dal PNRR con circa 9 milioni di euro) che amplieranno la loro offerta di ulteriori 140 posti. Potremo così all’interno del sistema integrato degli asili nido di Ambito superare nei cinque anni di mandato gli obiettivi fissati dall’Unione Europea, e rispondere ai bisogni delle famiglie, richiamandone anche di nuove.
- Diversificare l’offerta dei servizi per l’infanzia: nidi, scuole per l’infanzia, anche prevedendo l’estensione del tempo scuola del sistema 0-6 anni, spazi in compresenza adulto/bambino, spazi di autonomia, ludoteche.
- Proseguire nel sostegno al Coordinamento Pedagogico Territoriale che propone percorsi formativi integrati tra educatori di nido e insegnanti di scuola dell’infanzia.
- Promuovere, senza costi aggiuntivi per le famiglie, l’estensione del tempo prolungato (fino alle 17:30) del servizio negli asili nido facilitando la conciliazione dei tempi di cura e lavoro, fermo restando un numero minimo di adesioni.
- Proporre nei nidi esperienze di “Tempo per i genitori”: particolari occasioni ludico-educative per bambine e bambini al di fuori dell’orario di servizio, per regalare tempo per sé ai genitori, ad esempio durante alcune serate dalle 19 alle 23 o il sabato mattin
- Sostenere spazi bebè e ludoteche (presenti al Parco Locatelli e al Parco Turani), spazi gioco comunali (di via Legrenzi e il centro Hub4Kids) e spazi gioco privati convenzionati (Parrocchia di S. Giuseppe Sposo di Maria Vergine, Associazione Gruppo Scuola Insieme, Parrocchia Sant’Alessandro in Colonna – Oratorio Immacolata di Bergamo, Asilo Infantile Colognola, Associazione Girotondo APS).
- Rinforzare tutte le azioni di sostegno alla genitorialità che fanno capo al Centro Famiglia Rita Gay di via Legrenzi e all’HUB for KIDS di via Serassi.
- Rinnovare l’adesione al Network Europeo dei Comuni Family Friendly, nato nell’ottobre 2017, e ottenere la certificazione “Comune amico della famiglia”.
- Proseguire nella gratuità del trasporto pubblico locale fino a 10 anni e innalzare lo sconto dal 50% all’80% per la fascia dai 10 ai 13 anni.
- Riorganizzare i servizi anche grazie alle azioni previste nell’aggiornamento del Piano “Tempi e Servizi della città” per la promozione di un equilibrato rapporto tra lavoro e cure parentali.
- Potenziare il servizio di affido e adozione per un sostegno più organico e continuativo alle famiglie.
- Accompagnare e sostenere i minorenni con protezione/tutela giuridica e le loro famiglie in stretta collaborazione con i loro tutori e gli Enti preposti anche attraverso l’assistenza educativa domiciliare; rafforzare i progetti di famiglie di “appoggio” o affidatarie con l’ausilio delle realtà associative di quartiere, del Terzo Settore e delle Comunità di Accoglienza.
- Rilanciare il progetto “Primo anno in famiglia”: un’integrazione economica per i genitori che usufruiscono di periodi di congedo parentale nel corso del primo anno di vita del bambino, facilitando anche l’accesso a servizi per l’infanzia.
- Diffondere nei servizi decentrati il progetto “Costruire Futuro – Bergamo Impact” che sostiene le famiglie nell’accesso al credito.
- Promuovere azioni di sostegno educativo e materiale ai genitori single, ai genitori separati o divorziati con minori a carico e in difficoltà economiche.
- Riattivare la Consulta delle Politiche familiari valorizzando il ruolo sociale delle famiglie in materia di parità, condivisione e corresponsabilità nella cura, sollecitando anche nuove adesioni da parte del Terzo Settore.
- Ampliare la rete dei soggetti che aderiscono alla Family Card per sostenere il reddito delle famiglie in difficoltà.
- Offrire alle donne in stato di gravidanza un permesso per la sosta gratuita nei posti blu per la durata di un anno e mezzo.
Bergamo “Città Educante”
Il Comune di Bergamo ha saputo cogliere le opportunità del PNRR per ampliare e rinnovare gli spazi dedicati ad asili e scuole, con finanziamenti per un totale di oltre 21 milioni di euro. Gli interventi principali vanno dai 6,5 milioni di euro del piano #Scuolenuove per finanziare la ricostruzione della scuola Scuri ai 2,85 milioni per la palestra di San Tomaso; si aggiungono poi 1,3 milioni di euro per il primo lotto di riqualificazione della scuola Mazzi-Calvi e 400mila euro per la riqualificazione parziale della scuola Donadoni.
Per quanto riguarda i nidi comunali, il Comune di Bergamo ha ottenuto oltre 8,7 milioni di euro per la demolizione e ricostruzione (con conseguente ampliamento e incremento complessivo di 140 posti) di cinque strutture; oggetto degli interventi sono il Nido “Il Villaggio” in via Don Bepo Vavassori, il Nido “I Coriandoli” in via Mozart, il Nido “Il Bruco Verde” in via Biava, il Nido “L’erba voglio” in via Toscanini e il Nido “Il Ciliegio” in via Isabello.
Questo dimostra quanto la prossima Amministrazione sia chiamata a fare per realizzare il grande piano di rinnovamento delle strutture scolastiche della nostra città. Non solo: la Città educante è anche uno degli assi portanti del nuovo Piano di Governo del Territorio.
La formazione delle generazioni più giovani è uno degli asset strategici di sviluppo della città del futuro. Attraverso istituzioni formative, che operano in spazi migliori e con maggiori disponibilità da un punto di vista didattico, non solo è possibile integrare al meglio le giovani generazioni nel tessuto cittadino, ma anche creare competenze di più alto livello, incrementando la qualità del capitale umano della città.
Per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati, che vogliono per Bergamo una città con una Comunità educante di alto livello, strutture scolastiche di rango europeo e scuole che divengono punto di riferimento nell’ambito dei rispettivi quartieri, vogliamo:
- Rinnovare il patrimonio scolastico: le nuove scuole primarie Scuri e Rosa, la palestra di San Tomaso, il primo lotto di riqualificazione della scuola Mazzi-Calvi, riprogettando gli spazi verdi per favorire la pratica dell’educazione all’aperto; la riqualificazione energetica di molti edifici scolastici con la sostituzione di serramenti (come alla primaria Locatelli o all’infanzia San Tomaso), il rinnovo degli impianti (luci a LED, teleriscaldamento), il rifacimento delle coperture (come alla scuola dell’infanzia Coghetti e Angelini).
- Rendere più aperti e condivisi alcuni spazi scolastici (sale riunioni, auditorium, biblioteche, spazi sportivi e palestre, giardini) per rendere le strutture luoghi vissuti di incontro, di progettazione, di formazione, di aggregazione anche intergenerazionale.
- Individuare come priorità di intervento i progetti: Scuole Sicure, con focus su antisismica e certificati di prevenzione incendi; Scuole Belle, con tinteggiature ricorrenti e più manutenzione ordinaria.
- Ampliare l’offerta dei CRE estivi e estendere a tutto l’anno il “Patto educativo Estate Insieme” per giungere al Patto Educativo della Città di Bergamo con la costruzione di azioni di sistema (tra cui anche i CRE) fra tutti i soggetti che operano in campo educativo.
- Ampliare l’offerta dei programmi “Scuole aperte”, pre e post scuola, attivandolo in tutte le scuole: un mosaico di progetti sostenuti dall’Amministrazione comunale e organizzati da scuole, comitati genitori e associazioni del territorio.
- Contrastare il rischio della povertà educativa e consolidare il servizio di consulenza pedagogica per tutti gli istituti comprensivi statali della città.
- Investire sulla qualità dell’assistenza educativa e del trasporto dedicato ad alunne e alunni con disabilità, un asse portante per il diritto allo studio.
- Continuare gli Stati Generali della Scuola Digitale, un evento di riflessione sulla scuola nel mondo digitale, co-organizzato da Comune di Bergamo e l’associazione ImparaDigitale, come esperienza di innovazione.
- Dare massima attenzione al disagio giovanile in relazione alle fragilità individuali delle studentesse e degli studenti, che spesso riflettono problematiche socio-familiari; aiutare l’offerta delle scuole con l’introduzione del servizio di counseling psicologico e orientativo, a cura dello Spazio InformaGiovani, per contenere la dispersione scolastica anche in collaborazione con i servizi sociali.
- Proseguire il “Patto di comunità per le giovani generazioni e il lavoro”, cui aderiscono finora 23 soggetti diversi a scala provinciale e che ha prodotto con la Provincia di Bergamo l’iniziativa “Giornate del Placement”, e con l’Ufficio Scolastico Territoriale e la Provincia l’Osservatorio sulla Dispersione scolastica.
Una città giovane, universitaria e attenta alla formazione e al lavoro
Per attirare i giovani, ma soprattutto farli crescere e realizzare appieno come individui, dobbiamo operare per garantire loro occasioni lavorative, di aggregazione e di espressione.
Dobbiamo favorire il loro coinvolgimento nella gestione attiva degli spazi e dei progetti creativi, orientati a rendere la città più vivace e partecipata. Dobbiamo attirare ancora più giovani nelle nostre università e nei nostri centri di formazione, operando per la parità di accesso e opportunità ai luoghi della formazione e della conoscenza, al fine di ridurre le disparità e migliorare la competitività del sistema. Dobbiamo sostenere i giovani nell’orientamento, nella formazione tecnica e professionale e nell’apprendimento permanente, per accompagnarli nei progetti volti a definire il proprio percorso in modo informato e consapevole e trovare la propria strada. Dobbiamo impegnarci per la creazione di nuovi posti di lavoro, creando le migliori occasioni per le nuove generazioni di realizzarsi professionalmente nelle nostre aziende e abitare nella nostra città.
Abbiamo chiare le azioni da intraprendere:
- Offrire spazi di socialità per i giovani individuando le sale pubbliche che possano essere messe a disposizione delle realtà giovanili che ne fanno richiesta.
- Promuovere l’apertura di un nuovo spazio giovanile in centro città.
- Diffondere nei quartieri la conoscenza dell’offerta dei servizi di co-working e spazi di studio già esistenti (pubblici e privati) e incrementarli anche attraverso convenzioni con il Terzo Settore.
- Istituire il “Forum dei giovani” per una co-progettazione delle politiche indirizzate ai giovani;
- Sviluppare e rafforzare il “Patto di comunità per le giovani generazioni e il lavoro” e il Servizio Informagiovani in collaborazione con la Provincia, l’ufficio Scolastico territoriale e le associazioni di categoria.
- Rafforzare i progetti di utilità collettiva potenziando l’esperienza realizzata dal Comune in questi anni e rafforzando la cooperazione con gli attori pubblici e privati del territorio.
- Aderire alla Rete Globale UNESCO delle Città che Apprendono (https://unesco-uil.pageflow.io/unesco-global-network-of-learning-cities-10th-anniversary#353418417).
- Ridurre il rischio di dispersione scolastica e povertà educativa con progetti mirati in collaborazione con le scuole (come i progetti Scuole Aperte e, ad esempio, nel progetto “Provaci ancora SAM” della Fondazione per la Scuola e Città di Torino o la Scuola della seconda opportunità di Fondazione Sicomoro o ancora la formazione preprofessionale che l’Associazione Formazione Professionale del Patronato San Vincenzo sta sperimentando sul territorio).
- Sostenere le start-up giovanili con attività di interlocuzione con gli istituti di credito per prestiti agevolati.
- Formalizzare la partecipazione del Comune al coordinamento provinciale degli ITS, delle filiere tecnico e professionali e del CFP Insieme per il Territorio, oltre a promuovere l’adesione del Comune ad altre fondazioni ITS, anche per ridurre il mismatch competenza-domanda.
- Proseguire nell’offerta di tirocini agli studenti nell’ambito delle attività dell’Amministrazione e delle sue partecipate valorizzando il protagonismo giovanile.
- Completare la realizzazione della residenzialità universitaria nell’ex caserme Montelungo-Colleoni per un totale di circa 450 posti che si aggiungeranno a quelli previsti con la ristrutturazione dell’ex sede della Guardia di Finanzia in via Statuto che diventerà il nuovo polo giuridico e CUS, e quelli previsti nell’area ex Gres.
- Sperimentare ulteriori progetti volti a favorire l’integrazione di giovani stranieri nel mondo del lavoro attraverso la formazione civica, linguistica e professionale.