Prosegue il lavoro sulle trasformazioni della città

Bergamo ha conosciuto un’importante e significativa stagione di rigenerazione urbana, che ha ricucito gli strappi delle aree dismesse (Ex Ospedali Riuniti, Stadio, ex OTE, Redona Centro, ex Mangimi Moretti, ex caserma Ligobbi, Ex Gres ecc..), spazi che rappresentavano buchi nel tessuto urbano della città e hanno visto invece insediarsi nuove funzioni o trovare una destinazione certa, capace di ridensificare Bergamo e i suoi quartieri. Nei prossimi cinque anni continueremo a rafforzare il tessuto urbano ponendo anche attenzione alla voce dei cittadini, partendo dalla riqualificazione dell’ex Reggiani, dell’ex scalo ferroviario e dello stesso ex Gres – le tre principali aree dismesse della città –; facendo crescere Bergamo senza ulteriori espansioni su aree libere e verdi.

Consumo di suolo ZERO: la città si rigenera partendo da quel che già esiste, senza costruire su suolo nuovo, ma migliorando, demolendo e ricostruendo, ristrutturando quello che è il proprio patrimonio edilizio attuale, in modo da poter espandere gli spazi di qualità; non solo del costruito, ma anche quelli naturali, con il completamento della cintura verde a sud della città, la nascita del Parco delle Piane Agricole e il ritorno significativo dell’agricoltura in ambito urbano, in modo da rafforzare politiche alimentari sostenibili.

Il Piano di Governo del Territorio, approvato dall’Amministrazione Gori nel mese di aprile, ci indica la direzione lungo la quale delineare lo sviluppo della città e ci dota degli strumenti adatti per farlo.

La città che puntiamo ad amministrare ha chiari i suoi obiettivi in tema urbanistico:

  • Rinnovare la città esistente, grazie ad una politica di rigenerazione sempre più diffusa: non sarà consentito costruire su suolo nuovo, ma sarà incentivata la ristrutturazione e la ricostruzione degli spazi urbani attualmente già disponibili (non solo aree dismesse, ma anche edifici vetusti o fatiscenti o con funzioni non più attrattive).
  • Garantire più servizi e contropartite pubbliche nelle operazioni edilizie private. Qualità al posto di quantità: la Bergamo di domani sarà quindi più bella e, per questo, più attrattiva.
  • Rigenerare le tre principali aree dismesse della città per realizzare nuovi centri d’attrazione, con funzioni pubbliche forti, più vicine – se non nel cuore – dei quartieri.
  • Migliorare gli spazi pubblici dei quartieri per migliorare la qualità di vita di chi vi abita.

Ci concentreremo innanzitutto sulla trasformazione delle tre grandi aree dismesse della città. L’Amministrazione Gori ha molto lavorato sulle aree dismesse per definire le funzioni principali da insediarvi e serve uno scatto in avanti per concretizzare quel che finora è rimasto sulle carte e partire con i cantieri che cambieranno il volto di ampie zone della nostra città.

  • L’ex Reggiani è in questo senso strategica, non solo perché è la seconda area dismessa di Bergamo, ma perché la immaginiamo come una cerniera tra quattro diversi quartieri – Redona, Conca Fiorita, Borgo Santa Caterina, Monterosso –: costruiremo un percorso pedonale che collega questi quartieri, prevedendo l’allargamento del parco Goisis a nord e costruendo un grande landbridge verso Monterosso, a scavalco della circonvallazione. Realizzeremo un grande parcheggio da 1000 posti sul lato ovest dell’area, a servizio della nuova linea tranviaria della Valle Brembana e dello Stadio. Conserveremo la testimonianza della funzione industriale di questa grande area della città e intendiamo insediarvi una grande funzione pubblica, in modo da rendere attrattivo e vissuto il polo rigenerato della Reggiani.
  • L’ex scalo Ferroviario è un’area enorme, dismessa da decenni, che divide una parte considerevole della città: a nord e a sud dei binari ferroviari e, da ovest ad est, dall’ex Gasometro a via Piatti. In questa vasta area realizzeremo un vero hub per l’intermodalità e il trasporto pubblico, che completa il piano della grande Stazione Europea che si sta già costruendo grazie ai fondi PNRR: prevediamo una stazione autolinee a sud, verso via Gavazzeni, interrata e collegata ai binari della stazione, come nelle grandi città europee. Demoliremo la vecchia stazione autolinee, e vi realizzeremo un nuovo mercato coperto permanente, che si aggiunge al novero dei mercati rionali della città. Ricuciremo la cesura urbana che lo scalo ferroviario ha determinato negli scorsi decenni, realizzando un grande percorso ciclo-pedonale nord-sud con un landbridge che scavalca i binari e il sedime della ferrovia e riunisce Malpensata e soprattutto Boccaleone al centro della città. Realizzeremo un grande parcheggio da 2600 posti, in una posizione ideale per servire l’hub intermodale (stazione, tramvie, autolinee, collegamento aeroportuale) e il centro di Bergamo. Attueremo un completo ridisegno e ripensamento degli spazi della stazione per migliorarne la sicurezza. In tutta l’area di Porta Sud, che ha visto la riduzione del 40% delle volumetrie, daremo attenzione alla qualità dello spazio pubblico e del verde urbano, oltre alla realizzazione di una grande Comunità Energetica (CER).
  • L’ex Gres è la terza grande area dismessa della città. Il lavoro per dare nuova linfa e rigenerare questo spazio è già iniziato, prima con l’IceLab – il palazzetto del ghiaccio di Bergamo – poi con GresArt. Ora va completato il piano di trasformazione dell’area, destinandola prevalentemente a servizi sportivi, socioculturali e di studentato universitario, con spazi pubblici aperti e a servizio dei quartieri confinanti.

Migliorare gli spazi pubblici della città

Proseguiremo il lavoro di riqualificazione degli spazi pubblici della città, che ha consentito negli anni scorsi di rimettere a nuovo, tra le altre, piazza Risorgimento, piazzetta Santa Lucia e Colognola, piazza don Colombo di Redona, ma anche il centro Piacentiniano e piazza Carrara.

Pensiamo a sistemare piazza della Repubblica nel centro città e via Autostrada rendendola un viale alberato, con piste ciclabili lungo la via, collegando la nuova rotatoria di via Carnovali con quella all’intersezione con via Spino. Vogliamo sistemare piazzale Oberdan, riqualificarlo per creare una connessione tra la ex caserma Montelungo, la nuova GAMeC, il parco Suardi e l’area di piazza Carrara. Nel quartiere di Valtesse puntiamo alla riqualificazione degli spazi ex SACE di via Baioni.