Una città che non inquina e che trae vantaggio dall’economia circolare

Bergamo ha siglato il “Climate City Contract”, il patto territoriale che le 112 città scelte dall’Unione Europea per guidare la sfida alla decarbonizzazione hanno messo in cantiere nei rispettivi Paesi e trasmesso alla Commissione Europea a Bruxelles. Bergamo è una tra le nove città italiane impegnate nella transizione ecologica verso la neutralità climatica: insieme al capoluogo orobico anche Bologna, Milano, Firenze, Padova, Torino, Parma, Roma e Prato.

216 azioni in campo, 5 ambiti di intervento, 41 soggetti già coinvolti (tra i quali Confindustria, Confcooperative, l’Università, le aziende del trasporto pubblico, gli Ospedali), più di 1,6 miliardi di euro di investimenti previsti da qui al 2030 per centrare l’obiettivo di azzerare le oltre 460mila tonnellate di CO2 che ogni anno vengono disperse nell’aria della città.

Dalla riqualificazione energetica degli edifici all’ampliamento della rete del teleriscaldamento, dall’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili all’espansione della rete di ricarica dei veicoli elettrici, dalla rigenerazione sostenibile di particolari ambiti urbani all’implementazione di sistemi di telemedicina, da progetti di riforestazione all’installazione di impianti fotovoltaici, dalla realizzazione di infrastrutture di mobilità sostenibili (come una tramvia verso la Val Brembana o il collegamento ferroviario verso l’aeroporto di Orio al Serio), all’ottimizzazione dell’ingresso dei veicoli commerciali in città, a molto altro ancora: l’impegno che la città ha assunto ruota intorno a un obiettivo particolarmente ambizioso e sfidante, che pone al centro le tematiche ambientali, ma può rappresentare anche un volano di sviluppo economico significativo e green per il territorio.

Oltre al tema della transizione ecologica, centrale nelle tematiche ambientali sarà anche l’impegno nel contrastare il cambiamento climatico. Bergamo può diventare una delle città più innovative per quel che riguarda le azioni in questo particolare ambito, lavorando su soluzioni che puntano a contrastare l’aumento delle temperature e soprattutto che proseguono il piano – già avviato dall’Amministrazione Gori – di adattamento e risposta al cambiamento delle precipitazioni e agli eventi meteo estremi.

Per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati intendiamo:

  • Azzerare le emissioni prodotte dalla città, ampliando i partner e attuando le azioni previste nell’ambito del “Climate City Contract”.
  • Valutare l’impatto ambientale in termini di emissioni positive/negative di CO2 di tutte le scelte amministrative al fine di monitorare il raggiungimento dell’obiettivo finale di zero emissioni al 2030.
  • Introdurre misure incentivanti nel PGT finalizzate alla riduzione delle emissioni, oltre a misure volte a garantire un’adeguata presenza di superfici verdi e permeabili.
  • Predisporre un programma di forestazione urbana piantando almeno 10.000 alberi anche con l’acquisizione di nuove aree e dando la priorità alla realizzazione di fasce di mitigazione ambientale in corrispondenza dei grandi assi viari e infrastrutturali.
  • Ampliare la rete del teleriscaldamento consentendo di raggiungere oltre 40mila famiglie equivalenti servite dal servizio (più 11mila rispetto ad oggi), riducendo le emissioni di CO2 di 15mila tonnellate all’anno (pari a 750mila alberi equivalenti).
  • Spostare una quota significativa (15%) di traffico privato verso infrastrutture di mobilità sostenibile o soluzioni di mobilità dolce.
  • Operare con l’obiettivo di raggiungere l’85% di raccolta differenziata, sia puntando a sistemi che premino i comportamenti virtuosi dei cittadini, sia attraverso il percorso della gara per l’affidamento della gestione del servizio; perfezionare il processo di applicazione della “tariffa puntuale” calibrando la tassa rifiuti sulla base dei rifiuti (indifferenziati) effettivamente prodotti.
  • Realizzare la nuova piattaforma ecologica in via Zanica con annesso un nuovo centro del riuso (finanziato dal PNRR con 1 milione di euro) che preveda iniziative anche a supporto delle situazioni di fragilità economica, e sviluppando progetti per sostenere la riduzione della produzione dei rifiuti.
  • Creare isole verdi lungo le strade e nei quartieri della città avvalendosi di un gruppo di esperti specializzati. Le zone d’ombra create dalla vegetazione riescono a mitigare le temperature più elevate: intendiamo quindi realizzare viali alberati laddove il calibro stradale lo consente (tra le altre, pensiamo a via Ghislandi, via Camozzi, via Autostrada).
  • Lavorare sulle superfici. Quelle verticali, come i muri degli edifici, favorendo la trasformazione delle facciate delle abitazioni in pareti verdi oppure usando materiali isolanti; quelle orizzontali, come i tetti, i parcheggi e le strade, applicando – dove possibile – tessuti erbosi, superfici permeabili e pitture bianche riflettenti.
  • Promuovere/incentivare l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e le Comunità Energetiche Rinnovabili.
  • Completare il Piano Bergamo città amianto free.

Ridurre l’impatto dell’aeroporto sui quartieri della città

Vogliamo attuare gli impegni assunti in Consiglio Comunale con l’ODG approvato il 26 febbraio 2024, per ridurre l’impatto acustico e ambientale. L’aeroporto di Orio al Serio rappresenta una risorsa importante per la competitività, l’impatto dell’indotto dei posti di lavoro del nostro territorio, la sua connessione a livello internazionale. Al contempo, ci faremo parte attiva per ottenere una significativa riduzione dei voli notturni dalle 23:00 alle 6:00 sulla città, con l’obiettivo di arrivare al progressivo esaurimento.

La recente approvazione del Piano di Zonizzazione Acustica Aeroportuale costituisce un traguardo importante (atteso da anni) in quanto si tratta di uno strumento di controllo dell’impatto acustico e del rispetto dei limiti indicati; nessun quartiere della città – e quindi neanche Colognola e Campagnola – deve essere soggetto ad un rumore superiore ai 60 dB. In questo modo la città (salvo l’eccezione di alcune case) sarà fuori dalla zona di rispetto aeroportuale.

Sarà quindi cruciale accertare il rispetto dei limiti fissati dal Piano di Zonizzazione Acustica Aeroportuale per compiere segnalazioni in sede di Commissione Aeroportuale e per pianificare e attivare precocemente le procedure di rientro, informando la cittadinanza.

Anche il progressivo rinnovo delle flotte con aeromobili meno inquinanti (-40% dell’impatto acustico) è una notizia positiva, così come la riduzione del traffico merci (il più inquinante) e la realizzazione a Colognola di una centralina per il controllo della qualità dell’aria, oltre alla attuazione di campagne con centraline mobili per il monitoraggio acustico e ambientale. Ci adopereremo affinché vengano realizzati gli interventi di mitigazione e di compensazione.

Vigileremo attentamente sul Piano di Sviluppo Aeroportuale del 2030 e sugli esiti dell’indagine epidemiologica ancora in corso.

Inoltre saremo promotori verso SACBO affinché le compensazioni per i pochi edifici a Colognola e Campagnola che secondo il piano di zonizzazione acustica risultano al di sopra dei 60 decibel, siano attuate il prima possibile.

Una Bergamo più verde

L’ampliamento del Parco dei Colli è il nostro progetto più strategico dal punto di vista ambientale e paesaggistico. Sono già stati accorpati al Parco dei Colli 260 ettari corrispondenti all’ex PLIS della Madonna dei Campi (le aree agricole tra i quartieri di Grumello al Piano e Colognola); restano ancora da aggiungere altri 380 ettari (corrispondenti al cosiddetto Parco delle Piane Agricole perimetrato nel nuovo Piano di Governo del Territorio) per un totale di 640 ettari di aree verdi e agricole, che cingeranno a sud la città in un unico grande “abbraccio”, portando al 50% le aree tutelate del Parco dei Colli nel nostro territorio comunale. I nostri obiettivi:

  • Completare in Regione Lombardia l’iter di aggregazione del Parco delle Piane Agricole al Parco dei Colli per raggiungere così il 50% della superficie del Comune di Bergamo all’intero del Parco dei Colli.
  • Pianificare le aree già aggregate al Parco dei Colli (ex PLIS Madonna dei Campi) per potenziare la biodiversità e l’agroecologia; attuare la “Carta delle Aree Periurbane”, predisposta dal Parco dei Colli e firmata dal Comune di Bergamo e da altri Comuni confinanti, per valorizzare le qualità ambientali, spaziali, ecologiche e territoriali dei quartieri a sud della linea ferroviaria.
  • Acquisire le nuove aree verdi (circa 32 ettari) nell’ambito del perimetro della Cintura Verde, come previsto dal nuovo PGT, e realizzare i percorsi culturali di valenza storico-paesaggistica e ambientale (Cultural Trail).
  • Approvare il Piano del Verde, monitorarne l’efficacia, e raggiungere entro la fine del mandato l’obiettivo di avere almeno 25 mq/abitante di verde pubblico fruibile (oggi siamo a 22 mq/ab).
  • Ri-naturalizzare le sponde dei torrenti Morla e Morletta (Contratto di Fiume), anche nell’ambito di Porta Sud, e le aree lungo la Roggia Curna e la Roggia Serio, valorizzare i percorsi storici (i quartieri Longuelo e Santa Lucia) e promuovere la realizzazione di nuovi orti e frutteti.
  • Realizzare un bosco lineare con pista ciclabile lungo la direttrice della nuova linea ferroviaria Milano-Bergamo-Aeroporto Orio al Serio.
  • Raddoppiare l’area umida a Grumello al Piano.
  • Installare sistemi di raccolta, filtraggio e riutilizzo delle acque meteoriche in tutti gli edifici di nuova costruzione o in fase di riqualificazione e incentivi ai privati per favorirne la raccolta.

Valorizzare giardini e parchi pubblici

Intendiamo lavorare con attenzione per il miglioramento dei parchi e dei giardini pubblici, così importanti nella vita dei nostri concittadini. Per riuscirci prevediamo:

  • La riqualificazione del Parco di Sant’Agostino, del Parco La Crotta (progetto approvato) e del Parco delle Rimembranze (Città Alta).
  • La riqualificazione del Parco Suardi già raddoppiato con l’annessione degli Orti storici di San Tomaso (progetto approvato).
  • L’ampliamento degli spazi sportivi esterni al Parco Goisis (Monterosso) con la realizzazione di una palestra a cielo aperto, di un campo da basket e da pallavolo; l’implementazione della mascheratura arborea verso la Circonvallazione e l’acquisizione dei terreni vicino al Parco per implementare l’agricoltura peri-urbana.
  • La realizzazione di un nuovo parco nell’attuale area del “Campo di Marte” (nel quartiere di Santa Lucia).
  • Completare la Parchi Ovest 1 e 2 (quartieri di San Tomaso e Colognola, Villaggio degli Sposi) a prevalente vocazione naturalistica.
  • La riqualificazione del Parco 8 Marzo e del Parco Scattini (San Paolo); realizzazione del Parco del Sacro Cuore (Conca Fiorita), ampliamento del Parco Olmi (Malpensata); riqualificazione del Parco Gandhi (Clementina), del Parco Cittadini (Loreto), dell’Area Umida (Grumello al Piano), del collegamento ciclopedonale tra via Longuelo e via Mascagni.
  • Ridurre la TARI per i cittadini che si prendono cura del verde pubblico.
  • Valutare lo stato di salute di tutti gli alberi (VTA) per programmare la sostituzione intelligente del patrimonio arboreo della città, che è vetusto, non facendolo tutto insieme.
  • Investire nella custodia e garantire una manutenzione puntuale dei parchi e giardini pubblici, dei giardini scolastici con particolare attenzione ai quartieri più periferici; investire nella manutenzione del reticolo idrico minore potenziandone i corridoi ecologici e la biodiversità.
  • Individuare la vocazione “tematica” di parchi e giardini pubblici, anche prevedendo panchine “intelligenti” per il lavoro, e un progetto di potenziamento delle attrezzature rivolte agli adolescenti e ai giovani, con particolare riferimento allo sport libero.
  • Garantire la sicurezza nei parchi e giardini pubblici, con particolare attenzione alle ore serali, valutando anche collaborazioni con associazioni e l’installazione di nuova videosorveglianza.

Rafforzare le politiche del cibo sano

Nei prossimi cinque anni intendiamo anche lavorare nella direzione di migliorare ulteriormente le politiche del cibo – trasversali e riguardanti l’ambiente, i servizi sociali, l’istruzione, il commercio, il turismo e la mobilità. Vogliamo istituire il Consiglio del Cibo, istituzionalizzando l’attuale tavolo della Food Policy, dotandolo di risorse e personale, legandolo anche alla Città Creativa UNESCO.

Per farlo, intendiamo:

  • Creare una Food Policy metropolitana (circa 400mila abitanti): allargare le politiche del cibo ai Comuni dell’hinterland (con alcuni di essi sono già stati avviati degli accordi) per valorizzare e condividere le esperienze già in atto in città, per partecipare a bandi dedicati e reperire finanziamenti, per ampliare la massa critica della produzione agricola e della ristorazione scolastica a filiera corta.
  • Sollecitare l’estensione alle mense aziendali, universitarie, delle RSA e delle strutture sanitarie del cibo a filiera corta e a basso impatto ambientale per una dieta sana e rispettosa dell’ambiente e della salute delle persone.
  • Favorire la riconversione delle aziende agricole tradizionali in aziende biologiche a partire dalle aree incluse nella Cintura Verde e in sinergia con il Parco dei Colli; favorire gli accordi tra i grandi proprietari di terreni agricoli e le cooperative di agricoltori (ruolo strategico del Parco dei Colli e del Biodistretto).
  • Favorire l’insediamento di nuove attività agricole e orticole a basso impatto ambientale, attuando anche politiche di difesa del suolo agricolo.

Bergamo, città “per le quattro zampe”

Vogliamo fare di Bergamo una città che si prende cura degli animali: Bergamo è la città con il tasso più alto di proprietari di cani in Italia (14mila sono i cani iscritti all’anagrafe canina).

Per riuscirci è necessario porre maggiore attenzione nella gestione della fauna selvatica (coordinamento tra i servizi Ecologia e Verde pubblico); favorire la sterilizzazione gratuita per cani e gatti a favore delle famiglie in difficoltà economiche (convenzioni con i veterinari); favorire la realizzazione di un’oasi felina in collaborazione con ENPA; garantire la riattivazione di corsi per il rilascio del patentino ai proprietari di cani pericolosi; potenziare la manutenzione per le aree cani e assicurare il rispetto dell’obbligo di raccolta delle deiezioni canine; dotare di un budget la figura della Garante dei diritti degli animali.