Vedrai che Bergamo: la partecipazione

Bergamo può contare su una grande ricchezza: un ampio reticolo di associazioni di volontariato, di promozione sociale e in generale del Terzo Settore, che rappresentano “la spina dorsale” della nostra comunità. Per garantire una sede alle associazioni e al CSV che sia luogo di incontro, formazione e condivisione di buone prassi, vogliamo realizzare la Casa delle Associazioni.

Il Comune di Bergamo ha in questi ultimi anni sperimentato metodi di partecipazione diretta dei cittadini attraverso il riconoscimento delle Reti di Quartiere, ovvero la messa in rete delle esperienze, delle associazioni e degli enti che esistono e operano nei quartieri della città.

Il lavoro di questi ultimi anni ha consentito di incrementare sensibilmente il numero di cittadini che partecipano attivamente ai processi della città: oltre 3000 persone sono impegnate stabilmente nel confronto con gli operatori di quartiere dislocati nei 23 quartieri cittadini e le Reti sono luoghi di confronto e di presentazione di progetti complessi riguardanti il territorio urbano.

Per favorire sempre più la partecipazione dei cittadini alla vita e alle decisioni che riguardano la città, intendiamo attuare le seguenti azioni:

  • Organizzare riunioni di Giunta nei quartieri per favorire l’interazione con le Reti di Quartiere coinvolgendo gli operatori e i servizi comunali impegnati nel lavoro di Rete;
  • Nominare un assessore/a dedicato alla “Partecipazione, Quartieri, Reti”, per garantire una gestione efficace dei processi partecipativi, e potenziare le Commissioni consiliari per progettare politiche comunali a lungo termine e costruire un’agenda della partecipazione;
  • Potenziare le Reti di Quartiere: tra le azioni previste, la nomina del coordinatore di Rete per facilitare le comunicazioni con l’Amministrazione;
  • Ampliare le possibilità di co-gestione di spazi di proprietà comunale nei quartieri in collaborazione con associazioni e gruppi al fine di favorire iniziative socio-culturali, ricreative, educative, ludiche e formative, promosse dal basso integrando le diverse politiche comunali;
  • Prevedere bandi per il finanziamento di micro-progetti di quartiere, sostenendo il lavoro di rete e la progettazione tra associazioni, gruppi formali e informali;
  • Promuovere forme di partecipazione della cittadinanza nei progetti di riqualificazione urbana a scala di quartiere;
  • Promuovere e valorizzare forme di partecipazione e di cittadinanza attiva delle comunità straniere e dei nuovi cittadini;
  • Aggiornare il Regolamento della partecipazione, con la previsione di nuovi strumenti partecipativi innovativi diretti e il rafforzamento di quelli esistenti con l’obiettivo di definire gli impegni di relazione, informazione, consultazione tra le Reti e la Giunta;
  • Aggiornare l’articolo 8ter del Regolamento della partecipazione, alla luce dell’approvazione del recente PGT;
  • Adottare la Carta della Partecipazione per accrescere la cultura della partecipazione e sviluppare linguaggi e valori comuni. Alla carta aderiscono già diverse città italiane (http://www.inu.it/la-carta-della-partecipazione/).