Vedrai che Bergamo: commercio e artigianato
Negli ultimi anni molto si è fatto per tutelare commercio e artigianato in città, con l’obiettivo di sostenerne il tessuto e renderlo più vivace e competitivo.
Bergamo ha subito la totale mancanza di programmazione politica a livello provinciale e regionale per quel che riguarda l’insediamento dei grandi mall commerciali negli scorsi decenni, mancanza di programmazione che ha consentito a tre grandi centri di sorgere all’ingresso della città – poco fuori dal perimetro di Bergamo –, mettendo in difficoltà il tessuto economico dei quartieri cittadini, distanti solo poche centinaia di metri.
Il Comune ha lavorato per rafforzare il Distretto Urbano del Commercio, prima solo relativo al centro città, allargandolo a Borgo Palazzo, Borgo Santa Caterina e Città Alta, dotandolo di una nuova governance e di risorse che intendiamo garantire e incrementare. Sono state, inoltre, molto semplificate le norme all’interno dei documenti di pianificazione della città, la cosiddetta Variante 10, che rende più agile l’insediamento di funzioni artigianali e grandi marchi in città.
Il Comune, grazie al Bando Rinascimento, ha saputo tutelare e proteggere gli esercizi commerciali durante il periodo più difficile della pandemia, integrando contributi a fondo perduto che hanno consentito di mantenere intatto il patrimonio di esercizi commerciali della città. L’aver favorito la creazione di nuovi dehors a condizioni agevolate ha anche consentito di dare ossigeno a ristoranti e bar in un periodo di forti limitazioni dei consumi e degli spostamenti.
Tutte queste operazioni hanno consentito di mantenere vitale il tessuto commerciale della città, che prova a rigenerarsi nonostante la mancanza di ricambio generazionale e le generali difficoltà legate alla concorrenza dei colossi dell’e-commerce. Ovviamente non basta, perché siamo consapevoli che questa dinamica sarà comunque più marcata nei prossimi anni.
Non solo: la riqualificazione del centro cittadino ha riportato vitalità alla parte compresa tra piazza Dante e piazzetta Santo Spirito, contrastando lo sfitto e creando una cerniera tra il centro cittadino, via Tasso, piazza della Libertà. Intendiamo valorizzare l’esperienza positiva di co-progettazione con il DUC nella riqualificazione di via Tiraboschi, estendendola anche ad altri importanti assi commerciali della città, quali ad esempio via Paglia, via Broseta e Borgo Palazzo, così come in altri contesti di quartiere.
Per mantenere la vitalità del commercio vogliamo continuare questo percorso, prevedendo azioni molto concrete:
- Rigenerare gli spazi pubblici e migliorare l’arredo urbano coinvolgendo le associazioni di categoria nei quartieri in modo da incrementare l’attrattività delle aree della città, a beneficio delle attività commerciali che vi si affacciano.
- Sostenere il commercio di vicinato, anche attraverso contributi e bandi specifici, pensati per supportare quei negozi che svolgono un’attività di coesione sociale nei quartieri e anche per consentire di migliorare e potenziare i sistemi di sicurezza delle attività commerciali.
- Favorire forme di convenzionamento tra il DUC e ATB e gli operatori privati per rimborsare il prezzo della sosta ai clienti che effettuano acquisti negli esercizi commerciali all’interno del Distretto Urbano del Commercio.
- Realizzare nuovi grandi parcheggi in punti strategici della città a cui abbinare nuove stazioni BiGi con biglietto combinato: 1.100 posti auto nell’area Chorus Life (via Bianzana), 1.000 posti auto nell’area dismessa ex Reggiani, 2.600 posti nella zona dello scalo ferroviario e dell’hub intermodale, 723 posti in un nuovo parcheggio multipiano in via Spino con un piano terra in grado di ospitare i banchi del mercato il lunedì mattina.
- Incrementare la sosta a rotazione (disco orario eccetto residenti), come già sperimentato in alcuni quartieri, per evitare l’occupazione continua degli stalli durante l’arco della giornata.
- Dare piena attuazione alle norme e alle agevolazioni che il nuovo Piano di Governo del Territorio prevede in materia di commercio.
- Predisporre una mappa dei fabbisogni/domanda di esercizi commerciali in particolare nei quartieri con meno offerta di negozi di vicinato, come fonte per la valutazione di potenziali nuovi insediamenti.
- Incrementare il contributo del Comune al Distretto Urbano del Commercio, destinandogli una percentuale del canone unico relativo all’occupazione del suolo pubblico, in modo da poterne migliorare ulteriormente il funzionamento e garantire la piena attuazione delle politiche commerciali.
- Promuovere la piattaforma e-commerce “Bergamo Shopping”, in via di completamento, per le attività locali, un punto di riferimento per gli acquisti online e la possibilità di prenotare acquisiti per poi ritirarli in negozio, una sorta di marketplace cittadino.
- Incentivare la formazione dei commercianti alla vendita e ai servizi on-line.
- Favorire le feste di via e di borgo, attraverso contributi e un pieno supporto comunicativo da parte del Comune; introdurre la notte bianca dello sport e manifestazioni culturali estendendole oltre il centro città.
- Esaminare le richieste di ampliamento della perimetrazione del Distretto Urbano del Commercio ad altre realtà commerciali della città.
- Promuovere con gli istituti di credito e la Camera di Commercio aiuti economici che favoriscano l’apertura di nuovi esercizi commerciali e che siano rimborsati in tempi medio-lunghi e con interessi al di sotto del mercato.
- Raddoppiare la Fiera di Bergamo perseguendo la realizzazione della fermata del treno per Orio e sostenendo maggiormente le fiere con caratteristiche internazionali.
- Proseguire l’esperienza de Lo Sbarazzo, ampliando il perimetro delle attività coinvolte.
- Rafforzare i mercati rionali nei borghi e nei quartieri anche attraverso sconti e agevolazioni sul canone unico relativo all’occupazione di suolo pubblico.
- Salvaguardare il tessuto commerciale di Città Alta, dando attuazione al regolamento approvato dalla Giunta comunale nel 2017.
- Promuovere a livello nazionale la replica per il commercio dello schema degli accordi territoriali che incentivano la locazione residenziale a canone concordato: i risultati sul fronte della residenza sono stati incoraggianti, grazie alla possibilità di godere della cedolare secca e di uno sconto sull’IMU, elementi che hanno spinto numerosi proprietari a contenere il valore dei canoni di affitto.
- Favorire lo scambio di idee, saperi, progetti, strategie attraverso OpenCities, piattaforma digitale dedicata alle città e alle economie urbane, sviluppata da Confcommercio con l’obiettivo di agevolare lo scambio e l’apprendimento collettivo.
- Promuovere la comunicazione tra le grandi catene presenti in città e gli esercizi commerciali per progettare e partecipare a iniziative condivise.
- Aprire tavoli di lavoro con i Comuni limitrofi per una migliore gestione dei servizi complementari al commercio.
- Verificare le disponibilità degli attuali stalli di carico-scarico e colmare le eventuali carenze.