Tre errori di Pezzotta sulla sicurezza
Il 27 febbraio, in un articolo de L’Eco di Bergamo, Pezzotta dichiara di avere «la ricetta» per risolvere «la situazione di totale insicurezza e degrado che sta avanzando nell’area» di Piazzale Alpini. Il candidato sindaco del centrodestra fa riferimento ai tafferugli delle settimane precedenti, aggiungendo di avere già pronti «gli ingredienti» della ricetta: «Un maggior presidio delle forze dell’ordine, anche a piedi, e il ritorno dell’esercito, per dare un segnale che non è terra di nessuno; l’applicazione del Daspo urbano, strumento utile e quasi sconosciuto qui in città; il ripristino dei protocolli di intesa tra polizia locale e associazione dei carabinieri: c’erano e non sono stati più rinnovati».
In queste dichiarazioni del candidato ci sono però tre errori da rilevare:
- Primo errore. Pezzotta dice che il Daspo (il Divieto di accedere alle manifestazioni sportive, aggiornato con il decreto legge n° 113 del 2018) è uno strumento «quasi sconosciuto in città». In verità, Bergamo è stata tra le prime città italiane ad adottare questo strumento (lo riportano anche La Stampa e Il Giorno, nell’aprile 2017); la prima città ad inserirlo espressamente nel Regolamento di Polizia Urbana (articolo 2bis); e vi fa ricorso regolarmente, quando necessario: tra il 2018 al 2023, i verbali sono stati 318, con una media annua di oltre 50.
- Secondo errore. Pezzotta suggerisce «il ripristino dei protocolli d’intesa tra Polizia Locale e Associazione Carabinieri: c’erano e non sono più stati rinnovati». Ma i protocolli, che sono stati ridefiniti ed efficientati negli anni dall’amministrazione Gori in collaborazione con la Prefettura, vengono rinnovati ogni anno: l’ultima volta nel dicembre 2023, preceduti da una delibera della Giunta del 7 dicembre. All’Associazione Carabinieri, poi, è stata assegnata da poco una nuova sede, più centrale, più funzionale e senza oneri per l’Associazione: qui si trasferirà presto, a manutenzioni terminate.
- Terzo errore. Pezzotta dichiara che è necessario «un maggior presidio delle forze dell’ordine, anche a piedi, e il ritorno dell’esercito, per dare un segnale che non è terra di nessuno». Ma l’attuale amministrazione di centrosinistra è favorevole da sempre all’impiego dei militari, sotto il coordinamento di Prefetto e Questore. Lo testimonia il voto unanime del consiglio comunale del 2 ottobre 2023 sull’operazione Strade Sicure.