Perché Pezzotta sbaglia sul PalaCreberg
Venerdì 27 marzo, nel tardo pomeriggio, il candidato sindaco del centrodestra Andrea Pezzotta pubblica sulla sua pagina Facebook un reel di 39 secondi in cui dichiara che i cittadini di Bergamo hanno una ragione in più per «cambiare aria» rispetto all’attuale amministrazione di centro-sinistra. L’amministrazione Gori sarebbe colpevole, secondo Pezzotta, di avere, con la demolizione del PalaCreberg, «di fatto cancellato tutta la programmazione artistica che era ospitata in quella struttura. Programmazione artistica che era peraltro davvero apprezzata dai cittadini di Bergamo», ma «evidentemente non apprezzata» dall’amministrazione attuale (a cui Pezzotta fa riferimento definendola «certa intellighenzia radical-chic di sinistra»). L’accusa riprende una critica simile che, due giorni prima, la «nota Teresa dei Legnanesi» ha rivolto al Comune, a spettacolo finito, dal palco del Donizetti.
Ma questa accusa è infondata, e piuttosto grossolana. Ecco perché, punto per punto.
- È vero che la programmazione del PalaCreberg è stata cancellata?
No. La programmazione del PalaCreberg è stata ricollocata e sarà accolta nella nuova Arena di Chorus Life, la “cittadella del futuro” che sta sorgendo in zona via Serassi. Con Chorus Life il Comune ha infatti approvato, nel dicembre 2023, unaconvenzione che prevede l’uso dell’Arena a favore del Comune per 60 eventi, con tutti i costi (compresi quelli di allestimento degli spettacoli) a carico di Chorus Life, e non del Comune. Di questi eventi – c’è scritto in convenzione –, 50 dovranno riprendere la stessa tipologia di spettacoli ed eventi precedentemente in programma al PalaCreberg; altri 5 saranno dedicati a manifestazioni di beneficenza, e altri 5 ancora resteranno a disposizione del Comune per eventi di interesse pubblico.
In allegato alla convenzione, a pagina 16, il Comune ha anche inserito una lista modello di palinsesto: gli artisti sono quelli che, negli anni, hanno calcato il palco del PalaCreberg. Tra gli altri, Mannoia, Negramaro, i musical Pretty woman e Alice nel paese delle meraviglie, il balletto Lo schiaccianoci, e anche i Legnanesi.
- Perché l’Arena sarà meglio del PalaCreberg?
L’Arena sarà una struttura che accoglierà da 1000 a 6500 posti (fino a 3000 in configurazione teatro), grazie a un sistema di tribune telescopiche a scomparsa. Sarà perfetta anche per accogliere show di respiro internazionale. Consentirà ai truck il carico-scarico del materiale fino alla platea, che potrà arrivare ad occupare fino a 3000 metri quadrati. L’Arena avrà 1100 posti auto sotterranei, una fermata del tram dedicata e sarà servita dalle linee di tramvia T1 Bergamo-Albino (Val Seriana) e T2 Bergamo-Almè (Val Brembana). Ci saranno anche 12 skybox con servizi dedicati per 120 spettatori, spazi lounge e terrace. E sarà una struttura ecosostenibile, alimentata dall’energia elettrica di Chorus Life. Sarà anche bellissima: con facciate dinamiche in alluminio, capaci di vibrare e di smorzare i raggi solari, quindi con alte prestazioni acustiche e termiche.
Il PalaCreberg poteva accogliere 1530 posti circa, ed era una tendostruttura costruita oltre vent’anni fa, nel 2004, come provvisoria.
- Perché il PalaCreberg è stato demolito?
Il PalaCreberg è stato demolito da ottobre 2023 a gennaio 2024, per lasciare spazio ad un nuovo palazzetto dello sport da almeno 2500 posti. Il palazzetto sarà finanziato per 8 milioni da Costim (il gruppo che sta realizzando Chorus Life) e per 5,5 milioni dal Comune (compresi i costi di sistemazione dell’adiacente via Castel Regina). Questo assicurerà alle società sportive bergamasche un impianto pubblico moderno, adeguato per competizioni di livello e sovvenzionato per quasi due terzi da fondi privati.
- Perché serviva un nuovo Palazzetto dello Sport?
Perché il vecchio palazzetto in piazzale Oberdan, con una capienza di 2000 posti, era un edificio superato e inadeguato, costruito negli anni Sessanta, mai riqualificato, che necessitava di deroghe per ospitare alcuni eventi sportivi. Era anche un edificio con alti costi di gestione che, sommati ai canoni ridotti pagati dalle società sportive, portava a perdite economiche superiori a 200 mila euro l’anno. Da vent’anni le società sportive chiedevano una nuova struttura.
Il Comune, nell’attesa che sia pronto la nuova struttura, offre un sostegno economico e logistico a due società che svolgevano attività in modo esclusivo nel precedente Palazzetto: la Bergamasca Scherma e la Volley Bergamo. La Bergamasca Scherma ha trovato collocazione in una sede privata e ha ricevuto un contributo una tantum di 50mila euro. La Volley Bergamo 1991 utilizza gratuitamente la palestra comunale di via Flores per gli allenamenti e accede a un contributo fino a 100mila euro per l’anno sportivo in corso, a sostegno di spese di affitto e spostamento. L’Olimpia Agnelli, la terza società che aveva sede al PalaSport, ha invece chiuso per motivi societari interni, e la speranza è che possa riorganizzarsi per quando sarà pronto il nuovo Palazzetto.
- Il Palazzetto dello Sport non avrebbe potuto essere costruito da un’altra parte?
All’inizio, il progetto Chorus Life prevedeva la costruzione di una palestra comunale, all’interno dell’area di via Serassi, in cui le società sportive avrebbero potuto allenarsi e garantiva l’utilizzo dell’Arena per le competizioni. Ma le società sportive hanno avanzato delle riserve: la difficoltà di sostenere i costi di utenze e spese per il noleggio dell’Arena; di conciliare il programma dell’Arena con le competizioni sportive nel fine settimana; di disputare le partite in una struttura diversa da quella in cui si allenano.
Il Comune allora ha identificato la zona del PalaCreberg come utile alla costruzione del nuovo Palazzetto dello Sport. Ha escluso altre zone della città, come via Rovelli, via Lunga di fronte alla nuova fiera, la Grumellina, perché erano tutte aree verdi di proprietà privata. L’area del PalaCreberg, invece, era disponibile subito, perché di proprietà comunale. Ed era un’area già edificata, non verde, per di più collocata in una zona già a funzione sportiva, una sorta di cittadella dello sport: per esempio, lì attorno ci sono i campi da rugby, calcio, calcetto, il Centro sportivo comunale di atletica di via delle Valli, la sede del CSI. E poi, la zona sarà collegata con una nuova pista ciclabile all’area di Chorus Life.
- E il vecchio Palazzetto dello Sport che fine fa?
Ad ora è un cantiere, partito a fine 2023 e che terminerà entro il 2026, sostenuto da 6,4 milioni provenienti dal PNRR (quindi risorse statali), 6 milioni da fondazione Banca Intesa, su un totale di 18 di spesa.
Il vecchio PalaSport diventerà la nuova galleria d’arte contemporanea di Bergamo, la GAMeC, che ad ora si trova nell’ex convento di via San Tomaso e anch’essa da tempo era in attesa di una nuova sede. La GAMeC ha infatti, con i suoi 32 anni di storia, necessità di spazi adeguati alla sua proposta, che vuole diventare di respiro internazionale e offrire – oltre alle esposizioni – laboratori, convegni e attività didattiche.
- Perché 39 secondi di reel non bastano ad affrontare la questione?
Perché si sta parlando di un’operazione urbanistica e culturale complessa, di interventi messi in campo in anni di lavoro, che vanno a ricollocare in zone ad hoc, rinnovandole e potenziandole, tre strutture fondamentali della vita cittadina: l’Arena (teatro), il Palazzetto dello Sport, la GAMeC.